Rispetto ambientale
Noi di ABEI c’impegniamo a proteggere la natura
- La notte fu nera come l’inchiostro, perché le stelle non potevano penetrare attraverso la polvere per raggiungere la terra e le luci accese nell’interno della casa non arrivavano nemmeno all’aria. John Steinbeck (Furore)
- Complessivamente la Terra soffre per il degrado del suolo, per la perdita di biodiversità, per l’inquinamento dell’aria, del terreno e dell’acqua per gli effetti dei cambiamenti climatici e deve prevenire e saper gestire futuri pericoli e disastri.
- La biodiversità contribuisce a regolare il clima, filtra l’aria e l’acqua, crea terreno fertile e mitiga gli effetti dei disastri naturali.
- Eppure le popolazioni delle diverse specie sono in declino e i tassi d’estinzione in aumento: 42% degli invertebrati terrestri, il 34% di quelli di acqua dolce e il 25% di quelli marini sono a rischio d’estinzione. (tratto da un documento dell’ONU)
- Segue un elenco non esaustivo delle NOSTRE mancanze:
- carta gli Italiani stampano in media 32 pagine di documenti ogni giorno… perché non fare fronte retro diventerebbero 16
- acqua il consumo globale è cresciuto del 600% nell’ultimo secolo, le stime indicano che il 30% dei prelievi d’acqua di tutto il mondo viene sprecato a causa di perdite per un valore di 4 miliardi di dollari cifra che poteva rappresentare l’accesso all’acqua potabile per 147 milioni di persone. Facciamo almeno in modo che i nostri rubinetti non perdano, non lasciamo scorrere l’acqua quando laviamo alimenti e stoviglie.
- Energia elettrica anche in questo caso abbiamo un consumo mondiale esorbitante, usiamo apparecchi a basso consumo sostituiamo le lampadine con quelle a basso consumo energetico, e non dimentichiamo le luci accese…ecc
- Immondizia fra poco il mondo sarà un’unica discarica: facciamo la raccolta differenziata non siate pigri ne va della nostra esistenza, il riciclo dei materiali plastici è indispensabile…in Cina ci sono tra 500.000 e 2 milioni di persone che vanno di porta in porta a raccogliere le bottiglie di plastica usate.
- Spreco alimentare, la brutta bestia, le statistiche ci dicono che il 30-40% del cibo che viene prodotto viene sprecato prima che raggiunga le nostre tavole o in un secondo momento buttato vie perché non consumato, all’anno, in media, vengono sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. In Italia si stima uno spreco a famiglia di 145 chili all’anno, per un totale annuo 2.2 milioni di tonnellate, per un costo complessivo di 8.5 miliardi di euro pari allo 0,6% del PIL Compriamo in maniera intelligente e nelle giuste quantità, e ciò che non si mangia oggi mangiamolo domani, sapete esistono i frigoriferi, Quando andiamo al ristorante quello che non mangiamo portiamolo via (doggy bag) lo mangeremo a casa.
Questo breve excursus dovrebbe essere di monito a tutti in particolare a chi sta a cuore la natura come a noi ABEANI
Grazie per l’attenzione
Dottor Claudio Bargellini
Per riflettere
non possiamo più chiudere gli occhi difronte a tutto cio’
Io credo che siamo stati arroganti e supponenti pensando di poter governare l’ ambiente a nostro piacimento e senza rispetto, gli ultimi avvenimenti dovrebbero averci insegnato che siamo una rete biologica e vitale e non esiste il bene di alcuni a scapito di altri, e di altro…se non facciamo nostra questa consapevolezza saremo sempre piu fragili.
Cominciamo da subito ad avere un’ attenzione nuova con la disponibilità al cambiamento.
http://www.a-bei.it/rispetto-ambientale/
Rispettare l’ambiente non è una questione che riguarda solo i governi e la politica ambientale. La poca cura o attenzione per la natura sono problemi che dovrebbero far riflettere in primis noi stessi, la gente comune. Il rispetto dell’ambiente rappresenta una priorità, soprattutto in una società prevalentemente urbanizzata e legata a stili di vita frenetici. E dato che ogni grande cambiamento è possibile solo con piccoli passi fatti nella quotidianità, ecco i miei piccoli consigli per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. A volte bastano piccoli gesti quotidiani per consumare meno energia e rispettare l’ambiente, senza cambiare abitudini e stile di vita. Per esempio, io utilizzo i programmi ECO della lavatrice, per non sprecare l’acqua e la corrente elettrica. Evito di lasciare il cellulare e il PC portatile in carica per diverso tempo oltre il necessario. Utilizzo lampadine a basso consumo. Compro detersivi ecologici e uso prodotti naturali per la pulizia della casa: aceto e bicarbonato. Scelgo per la propria dieta quotidiana alimenti di stagione e a km 0, prodotti il più possibile vicino alla mia abitazione. Sono consapevole che gli alimenti troppo esotici, oltre a perdere gran parte del proprio valore nutritivo a causa dei lunghi viaggi e dei trattamenti a cui sono sottoposti, costano molto e il loro utilizzo contribuisce ad un maggior inquinamento a causa del trasporto.
I nostri piccoli accorgimenti nella vita di tutti i giorni possono fare la differenza!
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1708669515962174&id=100004574256640
Ce lo ha dimostrato, ancora una volta, il #COVID19.
Siamo tutti connessi, tutti collegati.
Se, poeticamente, possiamo dire che un battito di ali di una farfalla può provocare una tempesta dall’altra parte del mondo… Possiamo e dobbiamo anche cercare instancabilmente le #connessioni che ci riguardano da vicino e su cui possiamo influire con un potere molto superiore a quello che immaginiamo.
A partire da cosa scegliamo di mettere (o non mettere) nel #carrello o nel cestino della nostra #spesa, e poi di portare (o non portare) a tavola, ogni giorno.
Ecco qui una #connessione “scomoda” tra la distruzione dei polmoni verdi del pianeta e il consumo eccessivo di carne del nostro (anche italianissimo) regime alimentare.
Si legge nell’articolo riportato in fondo al post:
“Il principale produttore di #manzo in #Brasile è coinvolto direttamente nell’approvvigionamento di bovini da aree dell’ #Amazzonia deforestate illegalmente. Questa carne continua ad arrivare in grandi quantità in Italia, dove è usata principalmente per la produzione di Bresaola della Valtellina e carne in scatola”.
#AmazzoniaInFiamme
#StiliDiVita
#ConsumoCritico
#VotoConIlPortafoglio
Qui tutto l’articolo:
https://www.lastampa.it/tuttogreen/2020/07/31/news/bresaola-e-carne-in-scatola-italiana-e-frutto-degli-incendi-in-amazzonia-1.39132934
(Foto di #Pixabay)